Il Centro per non subire Violenza ci ha chiesto degli strumenti creativi per lavorare con le donne che si rivolgono ai CAV. Negli anni Parteciparte ha forgiato degli strumenti ludici e teatrali che consentono di lavorare sulla fiducia in se/in altre/i, sulla stima, su genere/aspettative/ruoli, sul potere, quello dentro di se, quello che empodera, ma anche quello abusivo, dominante per capire quanto potremmo riproporre forme abusive di relazioni, ai nostri figli per es. quando abbiamo subito violenze.

Insomma abbiamo sviluppato una serie di giochi per capire meglio il rapporto tra potere e genere e oltre alle tecniche del teatro dell’oppressa/o che abbiamo pure queste adattate al lavoro femminista sulla violenza patriarcale che impone ruoli e punisce chi esce da questi.

Il confronto con i CAV è sempre illuminante visto che loro lavorano in prima linea, raccolgono storie, forgiano strumenti di supporto a donne in situazioni estreme, sono le persone che più hanno il polso sulla violenza di genere e quindi la formazione porta degli strumenti, apre delle domande ma raccoglie anche tantissimo, si migliorano tanto gli strumenti grazie ai CAV, insomma ogni formazione con un CAV è anche una formazione per noi.

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